Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
“È l’ora di ripensare il sistema delle pensioni” #finsubito richiedi prestito immediato


“È arrivato il momento di ridiscutere il meccanismo di calcolo e di accesso alle pensioni”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, esordisce nell’intervista pubblicata oggi su Repubblica. Un lungo dialogo in cui fa il punto sui principali nodi sociali e del lavoro nel nostro Paese, dopo la conferenza stampa della premier Meloni. Con un punto fermo: la necessità di rivedere subito il sistema di previdenza.

“I lavori non sono tutti uguali – a suo avviso –. E non si può continuare ad aumentare per tutti l’età pensionabile in modo automatico sulla base dell’aspettativa di vita a prescindere dalla gravosità degli impieghi”.

Basta fare cassa

Il leader di Corso d’Italia inizia registrando la retromarcia dell’Inps: “Hanno corretto gli applicativi sull’innalzamento dell’età pensionabile solo grazie alla nostra denuncia. Ciò che è successo ci preoccupa e conferma che si vuole solo fare cassa”, dice. E aggiunge: “Si erano impegnati ad abrogare la legge Fornero e l’hanno peggiorata. Hanno fatto cassa miliardaria anche sulle rivalutazioni delle pensioni all’inflazione. Hanno stretto tutti i canali di accesso anticipato. Opzione donna quasi non esiste più. I giovani rischiano assegni poco dignitosi, per via del lavoro povero e discontinuo: altro che previdenza integrativa, c’è bisogno di una pensione di garanzia. Quest’anno poi le pensioni si riducono per via dei coefficienti di trasformazione più bassi. E ora il blitz dell’Inps”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Aprire una trattativa vera

I requisiti per andare in pensione crescono comunque a partire dal 2027, come suggerisce l’Istat. Così Landini: “Aspettiamo il decreto. Nel frattempo, ribadiamo la necessità dell’apertura di una vera trattativa: il tavolo delle pensioni non viene convocato da oltre un anno e mezzo. La norma sulla crescita automatica dell’aspettativa di vita risale al 2009, al governo Sacconi-Berlusconi, quello in cui Giorgia Meloni era ministra della Gioventù – fa notare –. Non siamo mai stati d’accordo con questo sistema automatico che fissa regole uguali per lavori diversi. Aumenta le disuguaglianze”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Il governo crea lavoro povero e precario

Tra i molti passaggi della premier, il governo ha rivendicato un milione di posti di lavoro in più. “La presidente del Consiglio non dovrebbe far contento Berlusconi, che mi auguro sia in paradiso. Ma le lavoratrici e i lavoratori – afferma Maurizio Landini –. Il lavoro che si sta creando è povero e precario. La disoccupazione giovanile aumenta. Crescono i Neet. Chi può fugge all’estero. Gli inattivi esplodono. Abbiamo 6 milioni di lavoratori sotto gli 11 mila euro lordi all’anno. E 4 milioni in part-time, soprattutto involontario. Vola l’occupazione over 50, proprio perché questo governo ha peggiorato l’accesso alle pensioni. Mentre siamo vicini a una crisi strutturale dell’industria. La produzione cala da 21 mesi, aumentano le richieste di cassa integrazione e calano le ore lavorate e gli investimenti”.

Cinque milioni di italiani non si curano più

Poi la critica va ancora di più nello specifico, riflettendo sul taglio di cuneo fiscale e Irpef che è stato reso strutturale: “Gli stessi 17 miliardi di maggiore Irpef pagata lo scorso anno da lavoratori e pensionati che in pratica si sono autofinanziati quei tagli. Lo si vedrà presto nella busta paga di gennaio. I lavoratori dipendenti fino a 35 Meloni rivendica un milione di posti, ma sta creando impieghi poveri e precari”.

“Le bollette intanto aumentano, anche per la decisione del governo di superare il mercato tutelato in piena crisi energetica lasciando milioni di famiglie nelle mani del mercato”.

“Cinque milioni di italiani non si curano più – prosegue il segretario generale -: la spesa sanitaria privata già nel 2023 era a 46 miliardi. In manovra ci sono 14 miliardi di tagli su ministeri ed enti locali. Significa meno spesa sociale. E privatizzazione di scuola, sanità, previdenza”. 

Rinnovo dei contratti è cruciale

Da parte sua, la Cgil è impegnata nella trattativa per rinnovare il contratto degli enti locali e della sanità: “Non cambiamo la nostra posizione. Il consenso dei lavoratori al contratto imposto dal governo non c’è. E il motivo è semplice: propone un aumento del 6% a fronte del 17% di inflazione. Al referendum da noi proposto nei ministeri e nelle funzioni centrali hanno risposto in 40 mila e il 98% ha bocciato l’accordo raggiunto senza Cgil e Uil. Conferma la correttezza del nostro no. Il rinnovo dei contratti sarà un tema cruciale di quest’anno anche nel privato. Ne scadono di importanti, come edili, metalmeccanici, chimici. Oltre ai pubblici, come sanità, scuola, enti locali. Anziché aumentare la spesa militare, il governo dovrebbe restituire almeno l’inflazione e il drenaggio fiscale, quei 17 miliardi di Irpef in più pagati dai lavoratori dipendenti e dai pensionati”.

Non appaltiamo il futuro a Musk

Quindi un passaggio su Starlink, Meloni e Musk. “Nell’era del digitale e dell’intelligenza artificiale – riflette Landini –, la gestione dei dati è un elemento strategico per il nostro Paese e per l’Europa. Metterli nelle mani di un privato americano che li può usare a sua discrezione apre anche una questione democratica, perché la tecnologia non è neutra e non può mettere in discussione il ruolo delle nazioni e degli Stati”.

Dovremmo quindi rinunciare? “È il momento degli investimenti per rilanciare il ruolo e l’innovazione dei sistemi industriali. Senza non c’è futuro né si crea occupazione. L’autonomia ed il controllo sul futuro digitale ed energetico sono gli obiettivi che l’Italia e l’Europa devono perseguire insieme. Abbiamo competenze, intelligenze e professionalità per poterli realizzare, recuperando i ritardi accumulati. È il momento di aprire questa discussione, non di appaltare il nostro futuro ad Elon Musk”.

Contributi e agevolazioni

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

per le imprese

 

Verso il referendum

Il 20 gennaio la Consulta deciderà sul referendum contro l’autonomia differenziata. “La Corte di Cassazione ha già giudicato conformi alla legge i sei referendum. Confidiamo nell’ammissibilità di tutti e sei i quesiti da parte della Consulta per affermare la libertà nel lavoro, il diritto di cittadinanza e l’unità del nostro Paese. Nelle prossime settimane lavoreremo in tutta Italia perché il diritto di voto venga esercitato. Diceva don Milani che, in democrazia, per migliorare la propria condizione il popolo ha due strumenti: lo sciopero e il voto. Li useremo con intelligenza entrambi”, conclude. 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestito personale

Delibera veloce

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui